Andrà in scena alle 3 di questa notte, ora italiana, di martedì 2 luglio l’ultimo turno del Gruppo C di Copa America. Scenderanno in campo, in contemporanea, l’Uruguay di Marcelo Bielsa, finora perfetto, contro gli Stati Uniti, e la Bolivia contro Panama.
USA – URUGUAY
Il Team USA è a caccia di una qualificazione diventata più complicata dopo la sconfitta dello scorso turno contro il Panama, impegnato ora nell’altro match contro la Bolivia che fa da fanalino di coda del girone con 0 punti e 0 reti dopo due incontri.
Il match più interessante è senza dubbio quello tra Uruguay e Stati Uniti, rispettivamente prima e seconda del gruppo, in programma all’Arrowhead Stadium di Kansas City. La “Celeste”, dopo una crisi prolungata, ha svoltato con l’arrivo in panchina di Marcelo Bielsa poco più di un anno fa.
Imbattuta in partite ufficiali dal settembre scorso, ha finora – dopo due match – il miglior attacco e la miglior differenza reti dell’intera Copa America, competizione che non vince dal 2011, ultima edizione in cui è arrivata nella top-4, obiettivo ampiamente alla portata non solo per il calcio mostrato nei primi 180’ ma per aver battuto tra ottobre e novembre scorso sia Brasile che Argentina.
Dall’altra parte i padroni di casa, dopo aver vinto senza problemi l’esordio contro la Bolivia, si sono complicati la vita contro Panama, anche a causa della follia di Timothy Weah, espulso nel primo tempo per un fallo di reazione.
Non è bastato il vantaggio siglato da Folarin Balogun con la squadra in 10: Panama è riuscita a sfruttare la superiorità numerica e a ribaltare la partita. Tuttavia, a parità di punti in classifica non conta lo scontro diretto ma la differenza reti, che a 90 minuti dal termine vede in vantaggio gli USA, a +1, su Panama (-1).
BOLIVIA – PANAMA
Los Canaleros però sperano di ribaltare la situazione e centrare la qualificazione ai quarti di finale alla seconda partecipazione alla competizione dopo il debutto del 2016, chiuso al terzo posto del Girone D con una sola vittoria e due sconfitte.
Quel successo arrivò proprio contro la Bolivia, un precedente di buon auspicio in vista dell’incontro di stanotte per il gruppo guidato dal ct Christiansen, che vuole sfruttare il turno sulla carta complicato degli statunitensi e la partita contro la peggior squadra, quella boliviana, vista finora nella coppa.
Zero punti in due partite, nessun gol fatto e ben sette subiti. Seppur la matematica non condanni in maniera ufficiale la “Verde”, un ribaltone a suon di gol avrebbe dell’incredibile per una formazione capace di vincere solo una delle ultime gare, in amichevole contro l’Andorra, e in difficoltà anche nelle qualificazioni verso i Mondiali 2026, come testimonia il penultimo posto nel Gruppo del Sud America.