Bastavano nove punti per superare la soglia dei 40mila, lui ne ha messi a segno 26. Troppo facile se ti chiami LeBron James, il primo cestista a segnarne così tanti in carriera nella regular season Nba. Ci è riuscito durante una partita a Los Angeles contro i campioni in carica dei Denver Nuggets.
Tempo di record
“Ma d’altronde i record non sono eterni e sono fatti per essere battuti”, parola del Re subito dopo esserci riuscito a quasi 40 anni visto che li compirà il prossimo 30 dicembre. Peccato solo che questo ennesimo traguardo non lo abbia potuto festeggiare con un successo, visto che Denver si è imposta per 124 a 114.
Al netto della sconfitta, però, una cosa è certa, se c’è un nome che sarà scritto sulle pietre del basket mondiale, è quello di LeBron. Tanto per dare un parametro della sua grandezza, nessun altro cestista attualmente in attività nella Nba ha superato i 30 mila punti. Lui ne ha 10 mila e oltre in più. E non è ancora finita.
È passato poco più di un anno dal 7 febbraio 2023, il giorno in cui il «Prescelto», nella vittoria dei Lakers sugli Oklahoma City Thunder, superò il record di punti nella stagione regolare (38.387) di Kareem Abdul Jabbar con un «jump shot» in arretramento dalla media distanza.
Numeri che se non fossero esistiti Michael Jordan e Kobe gli darebbero immediatamente il titolo di “Goat”. Così, invece, deve spartirlo con altri due mostri sacri del basket. James, poi, ha dedicato l’impresa ancora una volta alla famiglia, in particolare alla moglie, alla figlia e alla mamma, presenti e impegnate ad applaudirlo.
Dichiarazioni e obiettivi
E nella marea di record che detiene, ha ammesso come questo abbia un significato particolare: “Nessuno l’aveva mai fatto sinora, certo che significa qualcosa: sarei bugiardo se dicessi il contrario. Non era magari al primo posto tra i miei traguardi, ma sì che conta per me“.
Insomma, l’ennesimo traguardo di una stagione che ha già portato in dote una gioia — il successo nella prima edizione dell’In-Season Tournament, destinato ad assumere il nome di Nba Cup —, ma guardando al campionato la squadra è ancora nel mare magnum dell’equilibratissima lotta della Western Conference.
Prima di smettere, però, vorrebbe ottenere il suo quinto titolo. Con i Lakers ha un contratto fino al 2025 con una player option per uscire prima della prossima stagione. Los Angeles come città gli offre tanto sotto altri aspetti, ma la squadra che nel 2018 l’aveva convinto a lasciare di nuovo i Cleveland Cavaliers deve assecondare un suo irrinunciabile desiderio: aggiungere a lui e ad Anthony Davis un altro fuoriclasse e allestire un gruppo che gli permetta di conquistare l’anello.