A poco meno di tre mesi dalla fine la Formula Uno sembra poter regalare un finale di stagione come non si vedeva da tempo.

Max Verstappen non è più imbattibile e lo dimostra il recente passato, mentre gli avversari incalzano. Da Piastri a Leclerc, passando per Norris, in tre sperano l’aggancio e proveranno a rosicchiare altri punti all’olandese già in questo weekend, quando la corsa si sposterà sul tracciato di Marina Bay a Singapore.

Archiviato il GP di Azerbaijan con la straordinaria vittoria di Oscar Piastri che ha permesso alla McLaren di superare la Red Bull nel campionato riservato ai costruttori, il Circus si sposta per il 18esimo appuntamento del Mondiale 2024.

La McLaren è diventata la monoposto da battere in questa pazza F1, ma nelle ultime gare non bisognerà sottovalutare nemmeno la Ferrari.

La SF-24, nonostante non possa essere ancora definita una vettura da Mondiale, è riuscita a superare a pieni voti la crisi nera nella quale era caduta nei mesi di giugno e luglio tornando alla vittoria nel GP Italia.

Tra l’altro il tracciato di Singapore rievoca piacevoli ricordi alla Rossa, dove ha raccolto 4 successi. Tanti quanti Red Bull e Mercedes.

Numeri non certo banali se consideriamo come l’evento sia nato nel 2008. Un anno fa fu Carlos Sainz a vincere, per un successo che ai fini del mondiale contava poco perché il dominio Red Bull era praticamente incontrastato.

Oggi è tutto diverso: dalla tappa di Miami, infatti, la RB20 non è più la vettura imbattibile che abbiamo conosciuto nella prima fase di questo Mondiale, con i successi di Verstappen rimasti sette.

Il declino della monoposto è stato lento ma inesorabile, condizione che ha permesso alla McLaren di superare la scuderia campione del Mondo nel Campionato costruttori. Inoltre la pista di Singapore è una delle più difficili del calendario di F1, se non la più complicata. Non solo per i piloti ma anche e soprattutto per il mezzo meccanico.

E proprio questo è uno dei motivi che porta a pensare che la Red Bull, questo fine settimana, possa rivivere lo stesso incubo del 2023. In certi aspetti molto simile a quanto visto a Monaco, nel 2024.

La RB20, ad oggi, resta una monoposto troppo rigida e sui circuiti cittadini, dove serve la maggiore flessibilità possibile per non perdere nemmeno un centesimo nei confronti degli avversari, le asperità del layout si sono trasformate nei nemici numero uno di Verstappen e Perez.