Ieri 12 giugno 2023 al San Raffaele di Milano dove era stato nuovamente ricoverato, è morto Silvio Berlusconi, un personaggio chiave nella storia del nostro paese e protagonista di numerosi ambiti in cui è spiccato e si è saputo sempre distinguere. Uno tra questi è stato sicuramente quello del calcio, dove con il suo adorato Milan, è riuscito a vincere tutto e a regalare a tifosi, allenatori e giocatori che sono passati per le sue mani momenti storici ed indimenticabili.

Da Presidente…

In quanto presidente del Milan dal 1986 al 2017 è stata la figura più vincente per la storia di questo club e ha portato i rossoneri ai livelli più alti e ambiziosi del calcio internazionale. Nel suo lungo periodo rossonero, che l’ha inevitabilmente legato a vita al club rimanendo milanista anche dopo averlo lasciato ufficialmente, sono infiniti i nomi di prestigio che possiamo affiancare al suo percorso, sia tra gli allenatori che soprattutto tra i giocatori.
In trentun anni da presidente sono ben ventinove i trofei conquistati grazie ai numerosissimi campioni portati alla sua corte e grazie a grandiosi colpi di mercato e intuizioni geniali che l’ex presidente rossonero ha avuto durante il suo trascorso da milanista.

Gli esordi…

La prima intuizione è stata proprio all’inizio della sua presidenza ed è arrivata scegliendo Arrigo Sacchi come allenatore per il suo Milan. Scommessa ed intuizione vincente considerando la bacheca trofei di Sacchi nel periodo a Milano: 1 scudetto, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e 2 Supercoppe europee. Un bottino invidiabile e che ha contribuito a rilanciare il Milan in vetta alla scena internazionale.

Nella seconda metà degli anni ’80 ci sarà la svolta del percorso di Berlusconi al Milan, quando Adriano Galliani entrò nella società come amministratore delegato. Sarà l’inizio di una collaborazione longeva, non sono lavorativa e professionale ma soprattutto umana che i due porteranno avanti negli anni, fino ad arrivare a prendere in mano insieme il Monza per condurlo fino alla Serie A.

Il primo scudetto storico dell’era Berlusconi è arrivato nel 1988 ed era stato conteso fino alla fine con il Napoli della leggenda Maradona: solo due anni dopo quindi aver preso in mano le redini della società. Dopo altri soli due anni, poi, nel 1990 arriva la seconda Coppa dei Campioni, ottenuta battendo in finale il Benfica. La seconda consecutiva nella competizione per l’era Berlusconi e la quarta in assoluto per il club.

L’obiettivo allenatori…

A sostituire Sacchi ci fu poi Fabio Capello, altra mossa vincente, che riuscì ad eguagliare gli otto trofei vinti da Sacchi portando il conto a 16 trofei totali nel periodo berlusconiano in rossonero e vincendo poi l’ultimo suo scudetto al Milan, il quindicesimo totale per il club.

Altro periodo memorabile della storia del club è quello con Carlo Ancelotti in panchina, a partire dal 2001. Nel 2003 il nuovo allenatore vince già la sua prima Champions, battendo in finale la Juventus, fino ad arrivare al 2007 quando vincerà la settima Champions del club rossonero che rappresentava la quinta del periodo Berlusconi.

L’ultimo titolo ottenuto dell’era berlusconiana è stata la Supercoppa Italiana del 2017 ed in panchina c’era Montella, 29esimo trofeo che chiuderà la storia del Presidente con il suo Milan, ceduto successivamente il 13 aprile seguente all’imprenditore cinese Yonghong Li.

I giocatori…

Innumerevoli i colpi di mercato portati a segno dal duo Berlusconi-Galliani che hanno segnato questo percorso e la storia del calcio dell’epoca, contribuendo al raggiungimento dei numerosi trofei protagonisti di questa era. A partire da Gullit, Van Basten, Boban e Weah che fu il primo non europeo a vincere il Pallone d’Oro nel 1995, anno in cui arrivò al Milan. Per poi arrivare ad Ambrosini, Roberto Baggio ed uno storico Shevchenko che ha chiuso la sua carriera al Milan con 175 gol segnati e cinque titoli conquistati.
Continuando con nomi del calibro di Gattuso, Serginho e il portierone Dida con il quale il Milan ha ottenuto ben nove titoli; Rui Costa (l’acquisto più oneroso dell’era Berlusconi), Filippo Inzaghi, Andrea Pirlo, Nesta, Seedorf. Tutti nomi cari al nostro campionato e divenuti protagonisti assoluti. E da non dimenticare poi leggende del calcio internazionale che sono anch’esse approdate alla corte di Silvio Berlusconi, come Kakà, Ronaldinho, Beckham e Ibrahimovic.

Con il Monza…

Gli ultimi colpi strategici della carriera di Berlusconi nel mondo del calcio risalgono al nuovo ed ultimo percorso intrapreso sempre con l’amico Adriano Galliani al Monza – divenuto amministratore delegato anche nel nuovo club dal rilevamento di Berlusconi -. Nel 2018 Fininvest acquisì la maggioranza totale del Monza Calcio e da qui è partita l’ultima scommessa del Presidente che ha creduto nella realtà brianzola e che ha portato ad una storica impresa del club risalendo dalla Serie C alla prima qualificazione in assoluto in Serie A, raggiunta superando il playoff nel 2022.

Il Monza non ha solo rappresentato l’ennesima vittoria e conferma della lungimiranza dell’ex Presidente del Consiglio, ma ha segnato una nuova era per tutto il club, riscrivendone la storia. L’anno di esordio in Serie A, ovvero l’appena conclusa stagione, è stato il migliore realizzato da una neopromossa nella massima divisione italiana, con il club che ha “rischiato” di ottenere anche un preziosissimo e impronosticabile posto di accesso nell’Europa della prossima stagione.

Gli ultimi colpi messi a segno dal Presidente sono stati con Matteo Pessina, individuato come fulcro della nuova formazione incaricata a sostenere il peso della Serie A, arrivato al Monza appunto nel 2022, e l’allenatore autore del notevole percorso che ha compiuto il Monza durante la passata stagione, Raffaele Palladino, fortemente voluto alla guida del club brianzolo proprio da Berlusconi. Palladino ha risollevato le sorti della sua nuova squadra a partire dal suo subentro nel settembre 2022 all’esonerato Giovanni Stroppa.

L’addio…

Infinito il cordoglio e le dimostrazioni di affetto arrivate a partire da ieri da tutto il mondo per commemorare e dedicare un ultimo pensiero ad una delle figure che hanno più segnato il mondo del calcio. A ricordarlo e a spendere parole per lui c’è stato chiunque abbia mai avuto a che fare con l’ex Presidente rossonero sia nel mondo dello sport che negli ambiti che hanno accompagnato la sua carriera, ed è stato omaggiato anche dalla maggior parte delle squadre avversarie di Serie A e da alcune estere, così come sono stati molteplici i titoli dei giornali nazionali e non che hanno ritenuto salutare lo storico Presidente del Milan.