Ecco la chance definitiva per portarsi a casa lo scudetto della stagione 2022/2023 di Lega A. Tutto ancora in perfetto equilibrio così com’è stata caratterizzata la stagione per i due migliori club della stagione italiana ancora in corso. Appuntamento questa sera ore 20:30 al Mediolananum Forum di Milano

Sarà gara-7 a decretare chi avrà la meglio nella combattutissima serie tra l’Olimpia Milano e la Virtus Bologna, al momento ferma in parità sul 3 a 3. Bologna è stata in grado per l’ennesima volta di riportare la situazione in pari con una maestosa gara-6, l’unica della serie che ha visto il match concludersi con un margine di distacco tra le due formazioni superiore ai 10 punti. La Virtus, infatti, è riuscita nella sua Segafredo Arana davanti ai suoi tifosi a distaccare Milano di ben 19 punti, chiudendo il match 85 a 66.

Gara-6

Emblematico l’ultimo quarto di gara-6 chiuso dalla formazione di casa per 18 a 7. L’opportunità del match point per Milano non si è concretizzata quindi e il team di Ettore Messina, fatta eccezione per il primo quarto, non è più riuscito a farsi valere e a trovare il canestro con continuità. Il primo quarto, infatti, l’Olimpia lo chiude in vantaggio segnando 27 punti contro i 23 di Bologna, ma durante la restante parte di gara riesce ad accumularne soltanto altri 39. Bottino misero e tutto rimandato ad un’attesa gara-7, esperienza nuova per la Virtus che non ne aveva mai disputata una dall’introduzione nel 2008 di questa nuova formula.

La sfida si ripropone, così come successo durante la stagione regolamentare, in Eurolega e nel finale di questi playoff, una continua rincorsa, mai come quest’anno così alla pari, che ha interessato tutto il percorso di entrambe le formazioni, le più titolate d’Italia, le predestinate anche in questa stagione ad arrivare fino alla fine. Tarda ad arrivare però la supremazia di una delle due contendenti ma ci sono due fattori chiave che potrebbero contribuire ad indirizzare la gara decisiva.

Gara-7

Da un lato la Virtus arriva alla finalissima in fiducia, conscia nuovamente dei propri mezzi e di potersela giocare alla pari, essendo riuscita a frenare Milano in più occasioni e ad allungare la serie fino a gara-7. Vincendo poi l’ultimo incontro decisivo con un distacco di 19 punti è emersa la probabile stanchezza eccessiva di Milano che, arrivati al limite della stagione, è più che comprensibile possa esserci visto il fitto calendario di impegni che ha interessato l’annata.

Ma l’Olimpia ha a disposizione dalla sua, ancora una volta nella serie, il jolly decisivo che le garantisce un vantaggio da non sottovalutare: il fattore campo è stato l’elemento determinante in questi playoff per ogni gara e tornando al Mediolanum Forum per gara-7, Milano potrà giocarsi l’asso nella manica per chiudere definitivamente i giochi.

Da tener d’occhio…

Daniel Hackett con la sua recente prestazione in gara-6 e i 7 assist realizzati in quell’occasione, è diventato il giocatore a far più assist nella storia delle finali scudetto insieme ad Andrea Cinciarini. Inoltre, vincendo il titolo con la Virtus, potrebbe raggiungere il secondo scudetto della sua carriera in Italia ripetendo quanto fatto nella stagione 2013-2014 proprio con gli attuali avversari di Milano. Ex d’oro quindi della sfida in corso.

Il cecchino Marco Belinelli con le sue ultime quattro triple a segno su sei tentate in gara-6, è arrivato a 48 triple segnate nelle finali scudetto, piazzandosi al secondo posto di questa classifica e scansando Mike D’Antoni fermo a 45 e alla rincorsa dell’imprendibile Carlton Myers a quota 76.