Luciano Spalletti è pronto per l’esordio sulla panchina della Nazionale azzurra che avverrà nelle gare contro Macedonia del Nord (9 settembre a Skopje) e Ucraina (12 settembre a Milano). Per i due impegni nel cammino che porta verso Euro 2024 il nuovo ct ha convocato 29 calciatori.
Il probabile nuovo assetto
Nessun dubbio sul sistema di gioco che adotterà Spalletti: si continua nel solco di quel 4-3-3 che gli ha permesso di vincere l’ultimo campionato alla guida del Napoli. Fulcro della squadra potrebbe essere Locatelli in stile Lobotka. Tra i pali ci sarà Donnarumma, nonostante il tecnico conosca benissimo Meret. Sulla destra pochi dubbi su Di Lorenzo, mentre al centro della difesa c’è maggiore indecisione con le possibili coppie Casale – Bastoni e Mancini – Romagnoli, con i primi due che potrebbero essere favoriti. E con Casale alla prima convocazione dopo che nel 2022 era già stato chiamato per due stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale.
I dubbi
A sinistra ballottaggio Spinazzola – Biraghi. A centrocampo Locatelli con Barella e Tonali, con le opzioni di qualità legate a Frattesi, Cristante, Pellegrini e Pessina. Il vero dubbio sembra essere il centravanti e la composizione del tridente d’attacco. Politano con Immobile o Retegui e Chiesa, poi ci sono le alternative Gnonto, Raspadori, Zaniolo e Zaccagni, tornato anche lui a vestire la maglia azzurra come Locatelli, Biraghi e Gianluca Mancini.
La bestia nera
Con la Macedonia del Nord sarà una partita delicata, da non prendere sottogamba, visto che ci è già costata un Mondiale. L’Italia torna a Skopje sette anni dopo il primo precedente (2016) tra le due formazioni, unica vittoria degli Azzurri con la Nord Macedonia – in rimonta con doppietta di Immobile e gol di Belotti – nei tre confronti complessivi (un pari e una sconfitta invece nelle due gare in casa). Prima volta nelle qualificazioni europee, dopo tre confronti validi per le qualificazioni mondiali.
Quando l’Italia ha affrontato la Macedonia del Nord è rimasta sempre fuori dalla Fase Finale: nel 2018 con i due confronti nel girone nel quale finì seconda dietro la Spagna, per poi perdere contro la Svezia al play off; nel 2022 con il ko a Palermo nel primo turno dei play off proprio con i nord macedoni (gol di Trajkovski allo scadere), che passarono alla seconda gara poi persa con il Portogallo.
Con l’Ucraina…
Per quanto riguarda l’Ucraina è il quarto confronto in Italia: finora 2 vittorie per gli azzurri (a Bari e Roma) e un pareggio, a Genova nel 2018, in un’amichevole particolare, per rendere omaggio alle vittime del Ponte Morandi. In totale sono 8 i precedenti (bilancio 6 vittorie e 2 pareggi, reti 15/3) e l’Italia è imbattuta. Tra le 6 vittorie, quella più importante è sicuramente il 3-0 ad Amburgo nei quarti di finale del trionfale Mondiale 2006: reti di Zambrotta e Toni (doppietta).
A distanza di un anno dall’ultima apparizione a Milano (1-0 all’Inghilterra a settembre 2022), la Nazionale giocherà la 61esima gara nella sua città natale (qui il 15 maggio 1910, all’Arena Civica, fece il suo esordio vincendo 6-2 sulla Francia), che ha battezzato anche il mito Azzurro (nel 1911 contro l’Ungheria, la prima maglia azzurra con scudetto sabaudo cucito sul petto dopo le prime 2 gare in maglia bianca).
La vittoria di un anno fa ha chiuso un decennio negativo per la Nazionale a Milano, che non vinceva qui dal 2012 (3-1 alla Danimarca) e nelle 6 gare successive aveva raccolto solo 5 pareggi, compreso quello con la Svezia che costò la qualificazione ai Mondiali 2018, e la sconfitta con la Spagna.