Tifosi e appassionati hanno potuto già vedere all’opera all’Olimpico la prima Roma di Daniele De Rossi, dopo l’esonero di Josè Mourinho. Pochi giorni per lavorare ma già una impronta chiara del lavoro che in questi mesi l’ex centrocampista e capitano giallorosso e il suo staff vogliono attuare.

Il successo contro il Verona per 2-1, il primo alla partita d’esordio, ha però messo in evidenza cosa buone e cose meno buone. La Roma ha iniziato bene, con un nuovo assetto con la difesa a quattro, nonostante le assenze importanti di Mancini, Cristante e Ndicka, solo per citarne alcuni e senza considerare i lungodegenti come Smalling e Kumbulla.

Anche centrocampo e attacco a tre sono stati legati bene dalle prestazioni convincenti di Pellegrini ed El Shaarawy, con un solo metodista, Paredes, affiancato da Bove come cursore, quasi a tutto campo. Bene anche Lukaku, sia come sponda che come terminale offensivo, meno bene Dybala. L’argentino non era al meglio, e si è visto, e il ruolo più spostato a destra dello schieramento non lo ha messo a suo agio. Proprio sul ruolo del numero 21 De Rossi dovrà lavorare, sia fisicamente che tatticamente, per farlo rendere al meglio.

I giallorossi stanno poi cercando di muoversi anche sul mercato per accontentare il nuovo tecnico che cerca esterni di ruolo sia in difesa che in attacco. La Roma è alla ricerca di un terzino sinistro ed è spuntato il nome di Mitchel Bakker dell’Atalanta. Il calciatore olandese ha aperto alla possibilità di trasferirsi nel club giallorosso.

L’altra opzione sull’esterno, questa volta offensivo, è quella di Ikoné della Fiorentina che potrebbe rientrare in uno scambio con Belotti. Più complicata la pista che porta a Cristiano Biraghi, capitano della Fiorentina, il cui club non sembra particolarmente disposto ad una cessione.

I giallorossi, in attesa della prossima sfida contro la Salernitana (in cerca di punti e con il tecnico Pippo Inzaghi in bilico), cercheranno di aumentare l’amalgama con il nuovo tecnico in una amichevole che li vedrà impegnata a Riyadh contro l’Al Shabab. Una sfida dove ci saranno comunque tanti assenti. Non figurano infatti nell’elenco dei convocati Dybala e Spinazzola, usciti anzitempo nell’ultima sfida col Verona.

Non c’è neanche Mancini, alle prese con la pubalgia che lo attanaglia da tempo, oltre ad Huijsen che soffre di un sovraccarico agli adduttori, e Renato Sanches. De Rossi avrò il suo bel da fare per mettere in campo una difesa credibile ed efficace.