“Non è finita finché l’arbitro fischia” diceva Boskov. Ecco, nel tennis potrebbe diventare “non è finita finché Djokovic non si arrende”. Dopo una battaglia di quasi cinque ore contro Musetti finita alle tre del mattino, il n.1 del mondo è stato protagonista di un’altra “guerra”, questa volta contro Cerundolo.
Ancora cinque set, ma soprattutto dei problemi al ginocchio a metà del secondo set che hanno portato Djokovic, prima a un passo dal ritiro, poi a un passo dalla sconfitta.
Gli antidolorifici presi durante il medical timeout, però, hanno fatto effetto alla fine del quarto set, consentendo al serbo di strappare il 2-2 per poi addirittura vincere al quinto.
“Non so nemmeno io come abbia fatto”, ha detto a fine partita, ma una cosa è certa: a Jannik Sinner non vuole rendere la vita facile. “E’ questione di tempo e diventerà numero uno” ha aggiunto Novak, ma non oggi.
Intanto la vittoria contro l’argentino segna un altro record, portandosi a casa la 370esima vittoria in uno slam, staccando così Federer. Adesso bisogna capire se potrà giocare i quarti contro Ruud e, qualora non ce la facesse, Jannik sarebbe ufficialmente primo nel ranking.
Ma intanto l’Azzurro oggi dovrà vedersela con Dimitrov in un remake della finale di Miami vinta da Jannik. Vincendo contro il bulgaro, inoltre, vorrebbe dire raggiungere la prima semifinale al Roland Garros, la terza negli ultimi major, dopo quelle a Wimbledon 2023 e agli Australian Open 2024 (torneo poi vinto).
Contro Dimitrov sarà la quinta sfida, la seconda quest’anno come detto e il bilancio è 3-1 in favore di Jannik, che però ha perso l’unico precedente sulla terra battuta, nel 2020 agli ottavi degli Internazionali d’Italia. Una vita fa.
La giornata di oggi sarà invece chiusa dalla sfida maschile tra Carlos Alcaraz e Stefanos Tsitsipas, in campo dalle 20:15 circa: i due si ritrovano ancora ai quarti di Parigi come l’anno scorso, quando vinse lo spagnolo.
Per il greco Alcaraz è un tabù: cinque sconfitte su cinque. Nell’ultimo quarto di finale, grande equilibrio in vista tra Zverev – sopravvissuto all’energia di Rune – e De Minaur, che ha eliminato in scioltezza Medvedev.