Panama-Stati Uniti, in programma nella notte tra giovedì e venerdì, ha un valore che va oltre quello del piano sportivo.
E’ una sfida quasi sociale, se non addirittura culturale, guardando al passato dei due paesi. Ma anche i valori in campo hanno i suoi perché visto che la sfida che si giocherà al Mercedes Benz Stadium di Atlanta, in Georgia.
Gli Yanks, giù in questa gara, si giocano il passaggio del turno ai quarti di finale e vincendo anche l’ultima con l’Uruguay, i padroni di casa passerebbero addirittura come primi.
Intanto gli uomini di Gregg Berhalter sono partiti bene, chiudendo il match d’esordio con la Bolivia già dopo i primi 45 minuti con le reti di Pulisic e Balogun.
Esordio diverso per i Caneleros, rimasti in partita con il quotato Uruguay fino agli ultimi minuti di gioco prima di capitolare per 1-3, dopo che nella seconda parte del match hanno anche avuto delle occasioni per portarsi sull’1-1.
La formazione di Thomas Christiansen concede tanto, forse troppo, per questo una formazione di talento e ben organizzata come quella statunitense potrebbe approfittarne.
La sfida tra Panama e Usa, poi, è anche un remake della semifinale di Gold Cup del 2023, in quell’occasione furono gli Stati Uniti ad avere la meglio vincendo ai rigori dopo che nei tempi regolamentari fini per 1-1.
Uruguay-Bolivia
Il gruppo C si chiude poi con la sfida tra Uruguay e Bolivia. La squadra di Bielsa, dopo la vittoria all’esordio con Panama, può archiviare la qualificazione nei prossimi 90 minuti e proverà a farlo proponendo una formazione molto simile a quella del debutto.
L’unica differenza in difesa, con l’infortunato Mathias Olivera (nulla di grave per il giocatore del Napoli) che dovrebbe essere sostituito da Sebastian Caceres.
A centrocampo sembra destinato a un’altra panchina una vecchia conoscenza del campionato italiano come Rodrigo Bentancur: al suo posto c’è il mediano Ugarte, coadiuvato dal fuoriclasse Federico Valverde e dal numero 10 Giorgian de Arrascaeta.
Esclusione eccellente anche in attacco, con il mitico Luis Suarez che dovrebbe ancora una volta fare spazio al classe 2001 Facundo Pellistri.
Situazione ben diversa, invece, per la Bolivia di Zago, chiamata all’impresa dopo il ko con gli Stati Uniti.
Non può fare leva su grandi individualità, ma non è comunque una formazione da sottovalutare.
Il modulo dovrebbe essere il 3-1-4-2 con Guillermo Viscarra in porta, protetto da un terzetto difensivo formato da Luis Haquin, José e Jesus Sagredo.
A fare da mediano davanti alla difesa c’è il capitano Justiniano, affiancato dagli interni Saucedo e Villamil.
Ma poi serve far gol per continuare a sperare in una qualificazione e per questo in attacco il giovane Miguelito, di proprietà del Santos, insidia il centravanti Menacho, mentre per l’altra maglia è ballottaggio tra Bruno Miranda e Algaranaz.