Il calcio d’agosto, con le solite contraddizioni, può dirsi ufficialmente archiviato. La terza giornata di Serie A porta con sé le prime grandi sfide, prima di fermarsi per la tradizionale sosta per le nazionali di inizio settembre.

Il primo venerdì di campionato vede di fronte Inter e Atalanta, i campioni d’Italia contro vincitori dell’ultima Europa League.

I primi vengono dall’incoraggiante vittoria sul Lecce, frutto di una prestazione solida nonostante l’assenza di capitan Lautaro, alle prese con un piccolo problema fisico. Se inizialmente il guaio era sembrato risolvibile in settimana, negli ultimi giorni ha preso quota la possibilità di non vedere l’argentino dall’inizio. Più probabile, quindi, che Inzaghi riproponga quella che è stata subito rinominata “Thuta”, la coppia Thuram-Taremi che sabato scorso ha convinto appieno, nonostante l’assenza di gol, per poi lanciare il “Toro” a gara in corso.

Chi invece ha timbrato il cartellino contro il Lecce è stato Hakan Calhanoglu, portando a 17 i rigori messi a segno in Serie A, con una percentuale di riuscita del 100%. Contro l’Atalanta, il play turco potrebbe essere chiamato a rompere un digiuno dal dischetto che per l’Inter dura dalla stagione 2016/2017, quando Icardi firmò l’ultimo penalty segnato dall’Inter contro i bergamaschi. Dopo, solo due tentativi falliti da Dimarco (2021/2022) e Lautaro (2023/2024).

Sorridono di meno Lazio e Milan, avversarie nel match di sabato sera all’Olimpico. La vittoria sul Venezia all’esordio stagionale è un lontano ricordo per i biancocelesti, sconfitti dall’Udinese nella seconda giornata nonostante la superiorità numerica per quasi mezz’ora.

Non se la passa meglio Paulo Fonseca, per cui è già scattato l’allarme dopo il solo punto conquistato (nel finale) contro il Torino, a cui ha fatto seguito il crollo in casa del Parma. Tante le cose da aggiustare per i rossoneri, che ancora una volta faranno a meno del neo acquisto Alvaro Morata in attacco. Al suo posto è ballottaggio tra Okafor e Jovic. Obiettivo replicare il successo di marzo scorso sempre nella Capitale, quando proprio Okafor stese i biancocelesti all’88’.

A chiudere la prima fetta di campionato prima della sosta sarà la sfida dell’Allianz Stadium tra Juventus e Roma, due squadre che si presentano alla gara di domenica sera con due umori opposti.

I bianconeri hanno già dimenticato il 3-0 incassato dal Norimberga nella primissima amichevole estiva. L’inizio sprint (sei gol segnati e zero subiti contro Como e Verona), uniti al gioco già convincente e agli ultimi colpi di mercato hanno portato Thiago Motta subito in vetta in solitaria dopo 180 minuti. Con una vittoria, Vlahovic e compagni sarebbero sicuri di mantenere il primato per due settimane, in attesa che tutti i nuovi arrivi si inseriscano, da Nico Gonzalez a Koopmeiners.

Serve invece un’immediata reazione alla Roma di De Rossi, che dopo aver incassato rapidamente la fiducia dell’ambiente in primavera, si trova ora ad affrontare il primo vero momento di difficoltà, dopo la sconfitta con l’Empoli e il solo punto conquistato nella trasferta di Cagliari. La festa per la permanenza di Dybala non basta, adesso servono i risultati. In casa romanista, il diverbio De Rossi-Cristante segnala nervi tesi. Necessario fare punti a Torino per spegnere subito l’incendio.