La sorpresa della prima settimana agli US Open ce la regala – suo malgrado – Carlos Alcaraz.
Lo spagnolo crolla al secondo turno contro Botic van de Zandschulp, che si impone in tre set (6-1 7-5 6-4) eliminando uno dei favoriti per il titolo.
La vittoria dell’olandese è un assist a Jannik Sinner, che avrebbe potuto incontrare il numero 3 del ranking in semifinale. L’azzurro infatti si sbarazza in poco più di un’ora e mezza di Alex Michelsen, battuto con lo score di 6-4 6-0 6-2.
Per lui è la vittoria numero 50 nel 2024: solo in tre sono riusciti a raggiungere questo traguardo (con lui anche Panatta e Barazzutti), Jannik è l’unico ad averlo fatto due volte (la prima nel 2023).
Come contro McDonald, l’inizio è la parte più faticosa per Sinner. Stavolta la correzione arriva ben prima, con il break dell’azzurro sul 4 pari. Da quel momento il numero uno porta a casa otto game consecutivi, chiudendo 6-0 il secondo parziale di fronte a un avversario in confusione totale. Anche il set decisivo non rappresenta particolari insidie, con la complicità di un avversario uscito di scena alla prima difficoltà.
Il tempo si ferma così sull’ora e 39 minuti, permettendo alla prima testa di serie di non disperdere troppe energie. “Sono soddisfatto, sapevo che era un avversario difficile – le sue parole subito dopo l’incontro -. L’altra settimana ci avevo giocato a Cincinnati e sapevo quello che mi aspettava. All’inizio potevo giocare sicuramente un po’ meglio ma ormai entrambi ci conosciamo abbastanza bene: poi ho alzato un pochino il livello, l’ho brekkato, ho conquistato il set e le cose sono cambiate. Questo significa che posso migliorare”.
L’Italia porta altri tre tennisti al terzo turno nel tabellone maschile. Vince Lorenzo Musetti, protagonista di una maratona di cinque set con Miomir Kecmanovic, da cui esce grazie a carattere e capacità di adattamento, a fronte di un gioco non brillante.
Al plotone azzurro si aggiungono anche Matteo Arnaldi, mattatore di Safiullin in tre set e ora atteso alla sfida con Thompson, e Flavio Cobolli, che grazie al successo su Bergs si regala una sfida di prestigio contro Daniil Medvedev.
Non ce la fa Matteo Berrettini, steso in tre set da un Taylor Fritz in grande forma, che non lascia scampo al tennista romano. Quest’ultimo a fine partita rivela di aver avuto una flebite al polpaccio prima degli US Open: “Non sapevo neanche cosa fosse, mi si è indurito e pensavo fosse il muscolo – le sue parole -.Ora sta migliorando, non mi ha disturbato più di tanto nel torneo”.
Gioie azzurre anche dal torneo femminile, dove Jasmine Paolini avanza per la prima volta al terzo turno degli US Open, giocando solo pochi scambi nell’incontro con Karolina Pliskova. La ceca si ritira dopo tre punti per un problema alla caviglia sinistra, mandando la tennista toscana al prossimo incontro.
Deve faticare molto di più un’immortale Sara Errani, che a 37 anni vuole continuare a stupire anche in singolare, dopo l’oro olimpico in doppio proprio con Paolini. La bolognese si impone dopo due lunghi set (7-5 7-5) sulla statunitense Dolehide, centrando un terzo turno Slam che mancava dagli Australian Open 2021, e nello specifico agli US Open dal 2015: “Non me l’aspettavo questo risultato, per come venivo qui, per la stanchezza che mi sentivo addosso e poi i campi veloci non sono i mei preferiti”, ha detto sorridente a fine partita.