All’improvviso, in una domenica iniziata bene ma proseguita con qualche delusione, ecco il primo oro dell’Italia a Parigi. Il trionfo arriva dai 100 rana del nuoto, dove Nicolò Martinenghi si issa sul gradino più alto del podio battendo anche l’idolo Adam Peaty, favorito alla vigilia.

Con quella del classe 1999, arriviamo al quinto atleta azzurro a medaglia nel nuoto ai Giochi Olimpici: prima di lui soltanto Domenico Fioravanti nei 100 e 200 rana a Sydney 2000, Massimiliano Rosolino nei 200 misti sempre a Sydney 2000, Federica Pellegrini nei 200 stile a Pechino 2008, Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile a Rio 2016.

Dal nuoto ci si aspetta tanto nei prossimi due giorni: stasera si giocano una medaglia Benedetta Pilato (100 rana donne) e Thomas Ceccon (100 dorso uomini).

Domani riflettori puntati sugli 800 stile libero, con l’attesissimo Gregorio Paltrinieri e Luca De Tullio, entrambi avanti dopo le batterie odierne.

La statistica

C’è un’interessante statistica per l’Italia, che riguarda la striscia di giorni consecutivi sul podio: da Rio a Parigi, passando per Tokyo, grazie a Martinenghi sono diventati 21 i giorni consecutivi dell’Italia a medaglia. Per arrivare a 22 si passerà per il nuoto in serata, ma non solo.

Domenica a due facce

La seconda giornata della rassegna a cinque cerchi si apre con il doppio podio nel tiro a segno. Nella pistola 10 metri, solo il cinese Yu Xie precede Federico Nilo Maldini e Paolo Monna, rispettivamente argento e bronzo.

Un avvio benaugurante per i colori Azzurri, visto che in mattinata prende il via anche la scherma (spada maschile e fioretto femminile). Nello sport che conta in assoluto più medaglie per l’Italia, però, arriva una serie di delusioni che fa seguito a quelle del primo giorno.

La portabandiera Errigo esce di scena ai quarti di finale tra la rabbia e le polemiche con i giudici per un’ultima stoccata dubbia. L’azzurra, anche nel vortice di emozioni negative, ricopre perfettamente il suo ruolo di rappresentante della spedizione italiana a Parigi: “La delusione è fortissima, ma arrivare qui da portabandiera è comunque un dono”.

Prosegue fino alla finale per il bronzo l’avventura di Alice Volpi, sconfitta nell’assalto decisivo e quarta nel fioretto. Va anche peggio agli uomini: Vismara viene eliminato ai quarti; Santarelli e Di Veroli addirittura agli ottavi.

Judo e boxe

Quelle di Errigo non sono le uniche polemiche arbitrali che vedono nel mezzo l’Italia. Dalla scherma alla boxe, passando per il judo, c’è un filo accomunato dalle proteste degli atleti e i fischi del pubblico.

Odette Giuffrida, viene sconfitta nella finale per il bronzo del judo 52kg, vittima di una decisione oltremodo dubbiosa: “A questo arbitro non sto simpatica”, confessa pochi minuti dopo la fine dell’incontro.

Nel pugilato, invece, è lo stesso avversario dell’italiano Aziz Abbes Mouhiidine a discordare con la decisione che pone fine all’avventura dell’Azzurro nella categoria 92kg.

Volley

Inizia invece come meglio non poteva l’avventura delle due selezioni di pallavolo. Nel piovoso sabato parigino, la squadra maschile supera in quattro set il Brasile; seguono Egonu e compagne nel tabellone femminile, dove sconfiggono per 3-1 la Repubblica Dominicana, dopo una vigilia dove tanto si era parlato delle pressioni sulle giocatrici italiane, favorite per la conquista dell’oro.