Dal non essere mai andate oltre ai quarti di finali all’oro olimpico il passo è stato molto breve. L’Italvolley femminile vince a Parigi dominando dal primo all’ultimo match.

L’ultima sfida

Un cammino praticamente perfetto, con un solo set lasciato, all’esordio contro la Repubblica Dominicana, in un crescendo che ha visto la nazionale azzurra conquistare sei vittorie su sei con una striscia di ben 17 set vinti consecutivi, di cui soltanto due ai vantaggi.

Chi si aspettava una finale tirata contro le campionesse in carica degli Stati Uniti è rimasto deluso: l’Italia ha dominato dal primo scambio lasciandosi per la finale la miglior partita di tutta la competizione.

Un tecnico d’Oro

Un successo che porta il nome indelebile di Julio Velasco, arrivato all’oro olimpico all’età di 72 anni, cancellando la beffarda sconfitta di Atlanta 1996 con la squadra maschile.

Un cambio di rotta decisivo in soli quattro mesi dalla nomina, con decisioni subito forti, come il cambio di capitano da Myriam Silla ad Anna Danesi, la scelta di uno staff di altissimo livello formato da un ex tecnico della nazionale come Massimo Barbolini e “Mister SecoloLorenzo Bernardi.

Il “Maestro argentino ha ribadito più volte di non aver mai avuto l’ossessione per l’oro olimpico, però era l’unico alloro mancante – fino a domenica – per un tecnico che con la “Generazione dei Fenomeniha cambiato la storia italiana vincendo due mondiali, tre europei e cinque World League.

I premi e i traguardi

Dopo le polemiche dell’ultimo corso Mazzanti, Velasco è stato bravo a ridare i gradi della titolarità a Paola Egonu, che ha risposto presente con tanto di premio di MVP delle Olimpiadi.

Un riconoscimento guadagnato a suon di punti, ben 110, dietro solo alla turca Melissa Vargas, e ace, prima assoluta in classifica con sette servizi vincenti. L’opposta azzurra ha stravinto i duelli con due mostri sacri come Boskovic e Vargas, dominando anche la finalissima chiusa con 22 punti.

Oltre a lei, tanta Italia nel “Best Team” di Parigi, partendo proprio da Anna Danesi e Myriam Sylla. Stupendo il loro scambio di medaglie sul podio durante la premiazione, un passaggio di consegne tra nuovo e vecchio capitano.

La centrale azzurra ha dominato a muro chiudendo terza nella classifica di specialità con 20 “monster block“, guadagnando il premio di miglior centrale, accompagnata da Sylla come miglior schiacciatrice.

Per lei una crescita soprattutto in ricezione e tanta costanza in attacco. A servire le bocche di fuoco offensive azzurre Alessia Orro, miglior palleggiatrice, mentre la regina della difesa è stato il libero Monica De Gennaro.

Moki” ha conquistato il titolo più pesante a 37 anni dopo aver sconfitto, ben due volte, il marito, Daniele Santarelli, ct della Turchia.