Gas a martello, direbbe qualcuno. Ed è così perché in MotoGp non c’è un atto di pausa. Dopo il doppio weekend di Misano, il motomondiale lascia l’Europa e comincia la lunga trasferta asiatica.
Lo start è dall’Indonesia, più precisamente Mandalina, quindicesimo atto del Circus con un tracciato di recentissima costruzione, essendo stato edificato tra il 2019 e il 2021.
Denominato “Street Circuit” per le caratteristiche da circuito cittadino, è piuttosto corto (4.313 metri) e sinora ha sempre generato qualche grattacapo a causa del suo asfalto.
Difficoltà che dovranno essere superate dai piloti in lotta per il campionato, perché la corsa è sempre più accesa tra Martin e Bagnaia, una battaglia che sicuramente si protrarrà sino alla fine della stagione.
Ma attenzione a sottovalutare i soliti Bastianini e Marquez, per il terzo posto nel mondiale e per dare fastidio ai due fenomeni in bagarre per il campionato. Non recenti, infatti, le polemiche a distanza tra Valentino Rossi e Marquez con il Dottore che lo ha accusato di avergli fatto perdere un mondiale seppur lo spagnolo non fosse in corsa per il titolo.
Sicuramente Bagnaia, post Misano, avrà voglia di riscatto perché quello zero nella casella punti pesa. “Tornare a correre già questo fine settimana è sicuramente positivo – dice il campione mondiale in carica -. Ci permette di lasciarci definitivamente alle spalle Misano per concentrarci esclusivamente su Mandalika. Correre qui è sempre speciale per il calore e la grande passione che hanno gli indonesiani per il nostro sport. Non sarà sicuramente un weekend semplice: qui il meteo è spesso imprevedibile, le temperature sono alte e le condizioni della pista non sono spesso ottimali, ma siamo comunque pronti ad affrontare qualsiasi condizione. Lavoreremo sodo per cercare di essere veloci fin da subito”.
I precedenti sorridono a Pecco che lo scorso anno riuscì nell’impresa di recuperare dalla quinta fila e vincere la gara lunga.
Jorge Martin, infatti, seppur battuto da Enea Bastianini nel Gran Premio dell’Emilia Romagna, ha ripreso i 20 punti lasciati per strada a Bagnaia dopo Misano-1, e ora governa il mondiale con 24 lunghezze di margine sul campione torinese, ma tutto è ancora aperto.
Come detto in lizza restano anche Bastianini e Marc Marquez, rispettivamente a 60 e 61 punti dal primatista iberico. Insomma, un quartetto di ducatisti in corsa, e non potrebbe essere altrimenti visto che, proprio in Romagna, la Ducati si è aggiudicata il titolo costruttori con 6 weekend di anticipo, rendendosi imprendibile dalla concorrenza.