Dopo due settimane dal GP di Arabia Saudita torna la Formula 1 per il terzo GP stagionale. La gara è prevista per le 7 ora italiana di domenica 2 aprile.
Dopo Sakhir in Bahrain e Jeddah in Arabia le monoposto arrivano a Melbourne, in Australia, dove si correrà per la 26esima volta nella storia. Questo weekend parte con un favorito, il solito Max Verstappen, che a Jeddah è stato protagonista di una storica rimonta partendo dalla 15esima posizione e posizionandosi secondo, subito dietro il compagno Sergio Perez. I due si sono giocati anche il giro veloce, abbassando per 10 volte il miglior tempo durante la gara e portato poi a casa dall’olandese. Ed è proprio quel punto che mantiene al momento in testa al mondiale Max Verstappen rispetto al messicano compagno di scuderia che ha raggiunto in Arabia la quinta vittoria in carriera, proiettandolo secondo in classifica piloti.
Per quanto le Red Bull siano ormai una certezza collaudata, le Ferrari fanno fatica e anche a Jeddah non chiudono bene, agguantando sesto e settimo posto, con davanti Sainz rispetto a Leclerc. E’ proprio il monegasco che ha manifestato la sua delusione post gara, ammettendo che “la Red Bull è più veloce in curva e in rettilineo” e che c’è ancora tanto lavoro da fare se si vuol tornare a vincere.
A Jeddah era arrivato secondo ma si è ritrovato a partire dodicesimo per scontare dieci posizioni di penalità per la sostituzione della centralina della sua Ferrari. Non un cattivo risultato nelle qualifiche quindi, dove la Rossa riesce a performare, ma i problemi subentrano in gara dove dimostra di non riuscire a stare al passo anche sfruttando le gomme hard. Step dichiaratamente inaccettabile per il team tecnico Ferrari che sta cercando di lavorare proprio su questo gap manifestato inesorabilmente in gara.
Anche Carlos Sainz dimostra sorpresa nel constatare post gara che la Ferrari è addirittura quarta nella classifica costruttori, posizionandosi dietro Red Bull, Aston Martin e Mercedes. “Siamo un passo indietro e servono sviluppi. Non siamo dove vogliamo essere, dobbiamo migliorare” ha commentato lo spagnolo, unendosi alla delusione del compagno di scuderia. Risulta necessario quindi un lavoro collettivo da parte del team Ferrari per cercare di rientrare subito in corsa mondiale e non far aumentare di troppo già dalle prime gare il distacco dalle prime posizioni.
Oltre ai festeggiamenti in casa Red Bull, l’Arabia ha visto un altro protagonista: l’irriducibile Fernando Alonso sembra non voler rinunciare a stare ai vertici della competizione e porta a casa il 100esimo podio in carriera, arrivando terzo a Jeddah. L’ormai quarantunenne spagnolo, alla ventesima stagione in F1, non molla e al momento si piazza terzo anche in classifica piloti per il mondiale con la sua Aston Martin.
Mercedes esclusa dal podio della classifica generale per il momento, ma Hamilton qui a Melbourne è in cerca di un altro record: il pilota della Mercedes detiene qui il record di 8 pole e può essere il primo pilota nella storia a raggiungere la nona nello stesso circuito. Occasione giusta per rimettere la Mercedes al centro del mondiale.
In realtà, però, il GP d’Australia porta bene alla Ferrari ed infatti il più vincente in questo GP è stato Michael Schumacher con quattro vittorie. Lo scorso anno qui ha vinto anche Leclerc, ma quest’anno pare che la situazione in casa Ferrari sia differente. Almeno sulla carta sembra che non si possa replicare il gran risultato dello scorso anno e lo confermano anche gli stessi piloti della Rossa: “non solo non abbiamo la macchina dell’anno scorso, ma siamo tornati un po’ indietro di performance” ha confessato quest’oggi Charles Leclerc.
La sensazione è che non ci si possa quindi aspettare una Ferrari molto competitiva su pista questa domenica e che sicuramente non possa concorrere per la vittoria, utilizzando questo GP per studiare al meglio le potenzialità degli avversari per poi concentrarsi a partire da lunedì sulle possibili migliorie tecniche da mettere in atto.
A conferma del contesto percepito, Max Verstappen ha dichiarato in conferenza stampa che al momento l’unico possibile suo rivale che possa lottare per la vittoria è proprio il compagno di squadra Perez, che cerca qui il quarto podio consecutivo per la prima volta in carriera. Ma anche l’olandese della Mercedes, in caso di podio, potrebbe raggiungere un importante traguardo personale, ovvero eguagliare Senna a quota 80 podi in carriera.
Ambizioni e traguardi concreti in casa Red Bull che può permettersi di sognare in grande al momento, tastando la condizione dei diretti avversari e considerando l’ottima partenza stagionale, ma c’è da sfatare un precedente storico: in Australia Red Bull non vince addirittura dal 2011.
Riusciranno ad interrompere il digiuno questa domenica?