Il secondo derby consecutivo dopo quello di Roma, in attesa di quello forse decisivo per il titolo, a San Siro, vedrà protagonista Torino per il Derby della Mole.

A sedere sulla panchina delle due squadre, due tecnici che potrebbero anche essere al loro ultimo derby. In casa dei granata, in occasione della 32esima giornata di Serie A, si sfidano due formazioni dagli obbiettivi diversi, ma non tanto distanti, visto che per entrambi significano un posto in Europa: la Champions per i bianconeri, la Conference per i granata.

Il confronto e le statistiche

La Juve arriva dal successo di misura sulla Fiorentina, cercando di tenersi stretto il terzo posto insidiato da Bologna e Roma, mentre il Toro, dopo il ko contro l’Empoli e il nono posto in classifica, cerca il successo di prestigio per cercare di riavvicinare la Lazio, ottava a -2.

La Juventus è rimasta imbattuta nelle ultime 17 partite di campionato contro il Torino, con 13 vittorie e 4 pareggi, essendo riuscita a vincere le ultime tre stracittadine. La squadra di Juric quindi ha l’obbiettivo chiaro di ritrovare il successo contro una Juve, non al massimo della condizione, ma pur sempre in grado di fare male con i suoi uomini di punta.

Spesso anche difficile da superare, grazie ad una difesa quasi impenetrabile con appena 24 gol subiti, la difesa della Juventus è la seconda migliore subito dietro quella dell’Inter. Anche il Torino, però, quanto a gol subiti, non è da meno, avendo mantenuto 10 volte la porta inviolata in casa in questo campionato, con appena 29 gol subiti in totale.

La Juventus, però, ha perso tre delle ultime quattro trasferte di Serie A, oltre ad un pareggio: tanti ko quanti nelle precedenti 16.

Le probabili scelte

Juric dovrebbe puntare ancora sul 3-4-1-2 con Milinkovic-Savic in porta, Tameze, Buongiorno e Rodriguez a comporre il terzetto difensivo e con Bellanova e Lazaro sulle corsie esterne di centrocampo.
Linetty sarà titolare in mediana in tandem con Ricci, viste le assenze di Ilic e Gineitis. Vlasic dovrebbe giocare dall’inizio sulla trequarti, mentre c’è il ballottaggio tra Sanabria e Okereke per un posto in attacco al fianco dell’inamovibile Zapata in ottima forma.

Dall’altra parte, Allegri resta fedele al suo 3-5-2. Pochi dubbi in difesa con Szczesny in porta e il trio formato da Gatti, Bremer e Danilo a protezione. Sugli esterni è in vantaggio Kostic su Iling jr a sinistra nel centrocampo a cinque, con Cambiaso dalla parte opposta, Locatelli in regia e con Rabiot e McKennie mezz’ali, mentre la coppia d’attacco sarà ChiesaVlahovic.