Due vittorie a testa, alcune facili, altre con il brivido. Dopo aver fatto percorso netto nelle prime due gare, Francia e Germania si affrontano per il primo posto del Gruppo B di basket alle Olimpiadi di Parigi 2024.

L’obiettivo di entrambe, manco a dirlo, è una medaglia di un metallo che, secondo le probabilità, è già prenotato dagli Stati Uniti che se manterranno le aspettative e quanto hanno dimostrato nelle prime uscite di questi Giochi, verrà confermato.

Lo scenario tedesco

La Germania non ha faticato troppo nei precedenti incontri. Nel primo pomeriggio di sabato scorso è arrivata una facile vittoria contro il Giappone, superato con il punteggio di 97-77; due giorni dopo i tedeschi hanno superato, con qualche fatica in più, anche il Brasile steso per 86-73.

Il merito principale va attribuito a Dennis Schroeder, stella dei Brooklyn Nets in NBA e portabandiera della spedizione tedesca alle Olimpiadi. Nella prima partita il classe 1993, Mvp degli ultimi mondiali di basket, ha messo a segno una doppia doppia da 13 punti e 12 assist.

Contro il Brasile ha chiuso con 20 punti comprensivi di quattro triple messe a segno su nove tentativi dall’arco. Tanta l’emozione di Schroeder nel rivestire il ruolo di portabandiera della Germania a Parigi: “È incredibile. Considerando il mio background, il fatto che mia mamma viene dalla Gambia e che io sono un ragazzo con la pelle scura, è stata tosta crescere. Rappresentare la Germania però è davvero incredibile”.

Lo scenario francese

Qualche brivido in più per la Francia, che dopo aver travolto il Brasile 78-66 ha faticato ben più contro il Giappone. I nipponici erano in vantaggio di quattro lunghezze a sedici secondi dalla sirena dell’ultimo quarto, raggiunti solo in extremis grazie al giovane Matthew Strazel (17 punti per lui) e poi vincitori all’overtime.

Il protagonista della rimonta francese porta il nome di Victor Kleida Wembanyama, anche lui in NBA come Schroeder, ma ai San Antonio Spurs. “Wemby” contro il Giappone ha chiuso con una doppia doppia da 18 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 2 recuperi e 2 stoppate, mettendo a segno gli otto punti decisivi nel tempo supplementare.

Tante le pressioni sulla stella dei padroni di casa, tanto da suscitare l’intervento del ct Vincent Collet: “In Francia tutti lo aspettano – ha detto nel corso di queste Olimpiadi -, non so quale parola usare, ma tutti lo aspettano. Ci sono persone che conoscono il basket e capiscono che ha solo 20 anni. Ma le persone che amano lo sport, ma che non conoscono il basket, pensano che Victor sia già Michael Jordan. Ma ci vuole tempo. Aspettate”.