Di nuovo nel ’24, di nuovo a Parigi. L’Italia del tennis in 24 ore si è messa al collo la seconda e la terza medaglia olimpica della sua storia. Il barone Umberto De Morpurgo non è più solo, con lui ci sono Jasmine Paolini, Sara Errani e Lorenzo Musetti.
Tra dati e record
Tutto questo senza la miglior freccia del movimento tennistico italiano a disposizione, quel Jannik Sinner fermato dalla tonsillite alla vigilia della partenza per la Francia.
I risultati di questi Giochi sono solo l’ultimo tassello di un lungo percorso per i tre medagliati, che proseguirà altrove dopo la festa sullo Chatrier. E’ il coronamento della carriera di Sara Errani, 37 anni, che strappa a Novak Djokovic il record come tennista più anziana a vincere l’oro in un’Olimpiade, quando il serbo aveva fatto suo il primato giusto un paio d’ore prima.
Lei, che in coppia con Roberta Vinci aveva già centrato gli Slam (cinque i trofei alzati, l’Australian Open in due occasioni), sulla terra rossa parigina centra il Golden Slam mettendo in bacheca l’ultimo titolo che mancava a questa speciale collezione.
Per farlo ha dovuto aspettare dieci anni, perché al 2014 risaliva l’ultimo successo. Il duo formato con Paolini aveva già accarezzato il trionfo, proprio a Parigi durante il Roland Garros. Due mesi dopo, l’impresa è compiuta.
Jasmine la finale a Parigi di due mesi fa l’aveva giocata anche in singolare, annichilita dalla regina Iga Swiatek, che alle Olimpiadi ha invece mancato il bersaglio. Un mese dopo, un altro titolo è sfumato sul traguardo a Wimbledon.
Crescita Musetti
Una sconfitta nell’incontro contro le russe Andreeva e Shnaider, avrebbe ritoccato la triste statistica delle sconfitte all’atto conclusivo. Così non è stato, ed è partita la festa delle due azzurre, raggiunte da Lorenzo Musetti.
Eh sì, perché in questa storia c’è anche il classe 2002, bronzo nel singolare maschile, che dopo la premiazione assieme a Djokovic e Alcaraz è rimasto a guardare le due connazionali trionfare nel doppio.
Anche per lui il 2024 sta riservando piacevoli sorprese e una crescita costante. Prima la semifinale a Wimbledon (sconfitta con Djokovic), poi quella olimpica: stesso avversario e stesso esito, ma con una medaglia in più.
Nella finale per il bronzo è infatti arrivata la vittoria sul canadese Auger Aliassime. Ora la festa, poi lo sguardo dei tre protagonisti volgerà al futuro. Tra meno di un mese cominciano gli US Open, con un Sinner e un Berrettini in più. Il tennis italiano sorride, il futuro è tutto da scrivere.