Sinner c’è. Una partenza complicata non rovina i piani del numero uno, che supera Tommy Paul approdando ai quarti di finale degli US Open.

L’altoatesino non si fa spaventare dalle difficoltà iniziali, chiudendo in discesa dopo la conquista di due set sudati al tiebreak. Finisce 7-6 (3) 7-6 (5) 6-1 nella notte italiana, diventando l’unico tennista ad aver raggiunto i quarti di finale in tutti gli Slam della stagione, e il più giovane a centrare questo obiettivo dal 2007, quando Novak Djokovic ci era riuscito alla tenera età di 20 anni.

Ora la sfida a Daniil Medvedev, avversario nella finale vinta a gennaio agli Australian Open, ma avanti nei precedenti tra i due con sette vittorie contro le cinque di Jannik, arrivate tutte negli ultimi dodici mesi.

L’inizio, come detto, non è dei migliori per Sinner. L’azzurro cede due volte il servizio nel primo set, riuscendo poi a recuperare e a chiuderla al tiebreak. Per Paul inizia a scricchiolare qualcosa già nel secondo parziale, nel quale però il tennista di casa regge l’urto di un avversario in crescita. Decisivo, ancora una volta, il tiebreak che finisce nuovamente nelle mani dell’altoatesino. A quel punto il match va a senso unico: Sinner è un treno e Paul si arrende.

“La partenza non è stata delle migliori ma sono riuscito a rimanere concentrato – le parole di Jannik al termine del match -. La chiave oggi è stata restare nel primo set. Sono in crescita e anche stasera, prima volta in un match serale contro un americano, ho visto cose positive; ho battuto un giocatore molto forte che sa fare tutto, si muove bene, è solido e serve bene. E’ sempre un onore far parte di queste partite, nei match serali senti tanta responsabilità ma è importante rendersi conto che per fare una bella partita servono due giocatori. Sono felice di essere riuscito ad alzare il livello quando serviva e di essere di nuovo in un quarto di finale Slam. Per me vuol dire tanto”.

Intanto Medvedev si prepara all’incontro numero 13 con il tennista di Sesto: “Con Sinner abbiamo quasi sempre giocato dei match molto molto duri, eccetto un paio. E proverò a pensare maggiormente alla nostra sfida di Wimbledon, rispetto a quella di Melbourne”.

Italia assente, invece, nei quarti di finale del tabellone femminile. Esce di scena Jasmine Paolini, finalista al Roland Garros e a Wimbledon, sconfitta da Karolina Muchova in due set con un doppio 6-3.